La Grande Madre: questo il
nome del nostro orto.
La Grande Madre è la Natura che ci contiene, a cui
tutti apparteniamo e che essendo infinita non potremo mai
conoscere del tutto. Una cosa è certa: le sue leggi
inesorabili costituiscono un tutt’uno indivisibile,
per cui faremmo molto meglio ad assecondarla, deponendo una
buona volta la nostra arroganza.
Il
nostro orto è un piccolo tentativo di riconciliazione,
in un contesto, quello di Aquileia, la cui storia ci richiama
ad un’epoca perduta in cui l'uomo era sicuramente, rispetto
ad oggi, più in pace con la Natura.
L’ appezzamento, di circa 1800 mq. è stato acquistato
nel '98 e all'epoca non era coltivato già da una decina
di anni. Dal 1999 è adibito ad orto-frutteto biologico,
coltivato dal 2005 col metodo sinergico.
E' situato dietro la basilica di Aquileia,
vicinissimo ai mosaici del “Fondo Cossar” e a
ridosso del “Porto Fluviale”. Inoltre si estende
lungo l'ex- ferrovia di Aquileia, dove è stata costruita
la pista ciclabile che collega Grado con Udine. L’atmosfera
è veramente particolare perché pur essendo in
centro, siamo lontani dalle strade trafficate e sembra di
vivere in un’altra epoca.
L'orto è coltivato secondo il metodo biologico-sinergico,
ideato dalla spagnola Emilia Hazelip, e fondata
sulle basi dell'agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka.
Nell'orto è presente anche un piccolo numero di animali
da cortile, per ora galline e anatre per le quali stiamo predisponendo
un piccolo stagno. Non c'è ancora acqua potabile. I
servizi igenici si trovano a due passi dall’orto, nel
grande piazzale delle corriere.
L’orto è anche bioconservativo.
Da anni socia dell'Associazione Nazionale Civiltà
Contadina, che ricerca, tutela e conserva le
sementi antiche sul territorio italiano, Cristina
coltiva ortaggi, per molti dei quali produce da sé
le piantine che fa crescere a partire dai semi “salvati”
e scambiati con altri soci della suddetta Associazione sparsi
sul territorio nazionale.
Inoltre è in stretto contatto con molti soci di Civiltà
Contadina, in particolare quelli facenti parte del “Gruppo
Locale dell'Agro Aquileiese” di cui è
coordinatrice, e che a loro volta, quando necessario, potranno
mettere a disposizione dell'orto didattico le proprie realtà
come privati o aziende, per specifiche esperienze, ad integrazione
di quanto viene già attivato nell' orto stesso.
Un particolare ringraziamento per i suoi preziosi consigli
nell'ambito dell'agricoltura sinergica, va ad una socia torinese
di Civiltà Contadina, Maria Pucci,
dottoressa in agronomia, nonchè grande amica e alle
ns. due fedeli collaboratrici volontarie anziane Ida
(madre di Cristina) e Farida che ci aiutano
nella cura dell'orto.
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