L'utilità per il bambino e gli insegnanti


L’esperienza dell’orto didattico apporta indubbiamente dei notevoli vantaggi sia agli alunni che agli insegnanti. Vediamo quali.

Per gli alunni

L'approccio dei bambini e dei ragazzi con la terra, in questi anni dove infanzia e adolescenza subiscono una forte influenza a causa dello sviluppo delle tecnologie (telefonini, play station, videogiochi) è a nostro avviso fondamentale per riproporre loro un contatto con una dimensione più sana e naturale.
In quest'ottica, i benefici che i giovani possono trarre da un'esperienza molto naturale, sono molteplici. Ve ne elenchiamo alcuni che il bambino/ragazzo può sperimentare nel nostro orto didattico.

  • Consapevolezza del proprio corpo e controllo dei propri movimenti;
  • Sequenzialità delle azioni nel compiere un lavoro;
  • Sviluppo della manualità fine e di precisione;
  • Sviluppo della pazienza;
  • Maggiore disinvoltura nel contatto fisico con la terra;
  • Accettazione nello svolgere lavori/ruoli non graditi, ma utili nel gruppo;
  • Contatto reale con la Natura;
  • Conoscenza della biodiversità delle piante e degli animali;
  • Approccio naturale alla sessualità attraverso la fecondazione dei fiori e l’accoppiamento degli animali del pollaio;
  • Consapevolezza che tutto in natura è collegato, per cui ciclo della vita e della morte;
  • Comprensione del valore del cibo e del lavoro necessario per "crearlo";
  • Sviluppo della consapevolezza della generosità della Natura;
  • Sviluppo del sentimento di protezione verso la Natura e di responsabilità;
  • Gratificazione della raccolta dei prodotti e della trasformazione del cibo;
  • Accettazione della fatica (poca!) e dello sforzo per raggiungere l'obbiettivo;
  • Riflettere su una visione riduttiva e/o stereotipata dell’ambiente agricolo;
  • Riflettere sui pregi e sui difetti delle moderne attrezzature e dell’attuale sistema di coltivazione;
  • Riscoprire proprietà e risorse proprie delle civiltà contadine;
  • sviluppare una coscienza ecologica.

 

Per gli insegnanti

Interdisciplinarietà: gli insegnanti che durante l'anno scolastico accompagnano i bambini nell'orto didattico possono associare alla loro disciplina i diversi moduli proposti prendendo accordi con le operatrici. In questo modo è possibile per esempio, utilizzare l’esperienza concreta per far emergere le nozioni legate al programma specifico della loro materia, ma anche per creare collegamenti con le altre materie, dando così maggiore sistematicità alla conoscenza.

Vi facciamo alcuni esempi:

  • Scienze-Biologia: Ciclo della pianta, fotosintesi, fecondazione del fiore, tipi di radici, ...;
  • Matematica: Forme e numeri nell'orto, calcolo delle superfici, ...;
  • Geografia: provenienza degli ortaggi;
  • Storia: storia degli ortaggi e loro uso in antichità;
  • Lingue: traduzione dei nomi degli ortaggi nella lingua studiata dall'alunno;
  • Italiano: Creazione di poesie utilizzando le piante come soggetti della poesia;
  • Arte-Disegno: Disegni dal vero, nature morte, gli ortaggi nella storia dell'arte.

Occasione di conoscenza degli allievi: per gli insegnanti l'attività nell' orto didattico è sicuramente un modo diverso per conoscere meglio i propri alunni, in quanto viene offerto loro un contesto diverso a quello cui sono solitamente abituati. In questo modo emergono le diverse personalità, nei limiti e soprattutto nelle risorse di ciascuno. Spesso infatti i ragazzini "più difficili" qui sono sorprendentemente " bravi".

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